«Per noi Cristo si è fatto obbediente
fino alla morte e a una morte di croce.
Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome
che è al di sopra di ogni nome.»
(Cfr. Fil 2, 8-9)
O Dio, che nella passione di Cristo nostro Signore
ci hai liberati dalla morte,
eredità dell’antico peccato
trasmessa a tutto il genere umano,
rinnovaci a somiglianza del tuo Figlio;
e come abbiamo portato in noi,
per la nostra nascita,
l’immagine dell’uomo terreno,
così per l’azione del tuo Spirito
fa’ che portiamo l’immagine dell’uomo celeste.
Viviamo, partecipi, i Divini misteri la Passione del Signore: con Maria, la madre di Gesù, e le donne del Vangelo seguiamo, seppur da lontano, i passi del Condannato a morte, tra le grida e gli spintoni della folla urlante, ma con il cuore in lacrime. Il più bello tra i Figli dell’uomo è reso irriconoscibile dalla violenza umana. Un bestiale rito, questo della violenza, che mestamente si ripete lungo i secoli e ancora oggi, in tutti gli sfigurati del mondo, di ogni età, genere e nazione. Un grido salga dal nostro cuore, forte e chiaro: “Abbi pietà di noi, o Dio! Nella tua misericordia…”
Sr. M. Micaela Monetti, pddm