Sr. M. Anetta Szczykutowicz
Italia
Una breve testimonianza della vita consacrata a Gesù Maestro.
Il 25° anniversario della mia professione religiosa è un’occasione per rendere grazie al Dio della vita per questi 25 anni della sua grazia, della sua fedeltà.
Mi rendo conto che nell’arco di questi 25 anni (o 29 se conto gli anni dalla mia entrata nella Congregazione) i tempi sono molto cambiati. Oggi stiamo vivendo tempi non facili, tempi di tanta confusione, di rivoluzione nel mondo della comunicazione, di rapidità, frammentazione, fake news e gossip, crisi di autorità, che mettono in discussione la scelta della vita di castità, di povertà e di obbedienza. Nonostante tutto questo credo profondamente che il mondo ha bisogno di persone che con la loro vita tutta donata al progetto del regno di Dio testimoniano che la vera felicità è altrove.
Sono felice nella mia vita consacrata a Gesù Maestro come sua discepola. Questo non vuol dire che il mio cammino è stato facile: ho vissuto momenti difficili, momenti di crisi, anche di scoraggiamento. Eppure proprio quei momenti mi hanno fatto gustare la mia scelta, il discepolato. Quello che mi ha fatto perseverare non sono le mie capacità, le mie forze, ma l’esperienza della misericordia di Dio. I momenti più forti nella mia vita sono stati segnati dal perdono.
Quello che mi ha portata fino ad oggi è pura grazia. Intanto posso individuare alcuni aspetti che senz’altro mi hanno dato la forza di perseverare sulla strada scelta. Soprattutto la preghiera e l’ascolto della Parola di Dio alimenta il fascino per la persona di Gesù, l’unico e vero Maestro della vita e il desiderio di partecipare al progetto di Dio che Lui rivela nel Vangelo.
Secondo, posso dire che dai primi anni della mia vita religiosa ho scoperto il valore dell’accompagnamento spirituale. Sono convinta che è stato molto importante per me poter condividere con qualcuno quello che stavo vivendo, non solo le luci e le gioie, ma anche le ombre e le fatiche nella ricerca della vita che Dio desidera per me, della vita piena.
Infine, la presenza di figure significative che la Provvidenza di Dio ha donato alla Chiesa dei nostri tempi e che mi hanno ispirato, ma anche la presenza dei compagni di viaggio, cioè delle persone, che come me, desiderano mettere la vita al servizio degli altri.
Per tutto questo oggi dico il mio grazie! E prego perché ci siano altri giovani che abbiano il coraggio di rispondere al desiderio che li abita nel più profondo del cuore e attraverso il quale Dio parla e li chiama.