Sr M. Juliana Castelino
Mangalore è una città importante nello stato del Karnataka, in India, situata sulla costa occidentale del Mar Arabico. Il cristianesimo, portato dai portoghesi a Goa, si è diffuso anche a Mangalore. I mangaloreani sono considerati persone timorose di Dio e molto istruite. La diocesi di Mangalore ha dato molti missionari zelanti alla Chiesa: 41 vescovi, 10 arcivescovi, migliaia di sacerdoti e di religiosi.
In questo ambiente profondamente religioso, Juliana Castelino è nata il 7 giugno 1943, figlia unica di Albert Castelino e Annie Cornelio. Dopo aver completato gli studi a Mangalore, Juliana ha deciso di consacrare la sua vita a servire Dio come suora. Mentre chiedeva al Signore di mostrarle la strada, è venuto in visita a casa un suo zio materno, fratel Thomas Cornelio, ssp. Gli ha espresso il desiderio di abbracciare la vita religiosa e lui è stato più che felice di parlarle delle Suore Discepole, giunte ad Allahabad, capitale dell’Uttar Pradesh, solo 5 anni prima, il 17 febbraio 1954.
Come dice la Scrittura: “Il regno dei cieli è simile ad un mercante che cerca perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutto quello che possiede e la compra” (Matteo 13:45-46). Juliana ha lasciato tutto e ha deciso di recarsi ad Allahabad con fratel Thomas il 27 giugno 1959. Anche se non è stato facile per i genitori acconsentire alla sua richiesta, questa coppia timorata di Dio desiderava il meglio per la figlia. Con il cuore pesante, ma con spirito di fede, l’hanno vista intraprendere un nuovo capitolo della sua vita.
Ad Allahabad, nella casa della ‘Società di San Paolo’, Juliana si è adattata facilmente alla situazione e alle suore grazie alla sua natura semplice, umile e discreta. Amava la vita nascosta e non cercava apprezzamenti o riconoscimenti dagli altri. Svolgeva tutti i compiti assegnati con allegria, massima devozione e cura.
Dopo la sua formazione iniziale ad Allahabad, è stata inviata a Roma, in Italia, per continuare il suo noviziato. Si è dimostrata buona, generosa e dotata di un grande spirito di sacrificio. “Scegliendo sempre di appartenere a Lui”, ha emesso la sua prima professione il 25 marzo 1963, prendendo il nome di suor M. Julianna Castelino. Ha continuato il suo servizio a Roma fino al 1966 nel Centro liturgico e nella casa della Società di San Paolo. La sua offerta è stata seguita dall’ingresso nella stessa Congregazione di tre sue cugine, una dopo l’altra; sr M. Luce Cornelio, sr M. Speranza Cornelio e sr M. Stella Cornelio.
Al suo ritorno in India, sr M. Juliana ha continuato a crescere nel suo amore per la Congregazione, dedicandosi completamente al Centro liturgico come responsabile. Dopo aver sperimentato profondamente l’amore di Dio, il 25 marzo 1968 ha emesso la sua professione perpetua. Nonostante non fosse dotata di grandi capacità intellettuali, il Signore le ha infuso il dono della saggezza e delle abilità pratiche. Ha servito la Congregazione come superiora, consigliera locale, maestra delle postulanti, superiora regionale ed economa per due mandati. Era sua abitudine mettere ogni notte tutte le sue preoccupazioni nel tabernacolo, compresi i suoi genitori, in modo che il Signore stesso si prendesse cura di loro.
Suor M. Juliana era nota per il suo spirito di obbedienza, fede e collaborazione con i superiori. Non ha mai alzato la voce in segno di rabbia verso nessuno. Con i suoi grandi occhi e il volto sempre sorridente ha conquistato i cuori di molti. Sapeva affrontare il dolore continuando ad essere gentile con tutti. Ecco una testimonianza al riguardo: “Sono lieta di condividere un’esperienza personale che ho avuto con suor M. Juliana. Lei era la superiora mentre io ero consigliera della comunità. Una volta, dovendo prendere una decisione, abbiamo avuto una forte discussione. Me ne sono andata arrabbiata. Dopo qualche momento sono arrivati degli ospiti non annunciati da una località lontana. Appena ho informato sr Juliana dei miei ospiti, è venuta ad accoglierli e ad interagire con loro come se non fosse successo nulla tra di noi. Sono rimasta profondamente toccata da questo gesto ed ho imparato una lezione preziosa quel giorno.”
Poiché i suoi genitori invecchiavano e non riuscivano a prendersi cura di sé stessi, sr Juliana ha sentito il dolore di essere l’unica figlia. Tuttavia, ha affrontato questa sfida con dignità chiedendo aiuto per sistemarli nella casa per anziani gestita dalle Piccole Sorelle dei poveri a Mumbai. Dopo alcuni anni, suo padre è morto, e madre e figlia hanno accettato questa perdita con grande coraggio.
Mentre si trovava nella comunità di Chennai, a Santhome, sr M. Juliana si ammalò nel luglio 2003. Fu portata al St John’s Medical College di Bangalore per un approfondito controllo medico e fu diagnosticato un cancro ai polmoni. Immediatamente fu trasferita a Mumbai per ulteriori cure presso il TATA Memorial, un ospedale specializzato nel trattamento del cancro. Purtroppo, dopo la prima sessione di chemioterapia, non poté continuare il trattamento a causa delle sue fragili condizioni di salute.
Quando era malata e a letto, inviò il seguente messaggio a Madre Paola Mancini, sua compagna di noviziato e ex Madre generale. Cito: “Ringrazio di cuore per il messaggio che mi hai inviato e perché segui il mio ultimo percorso più da vicino con il tuo sostegno di preghiera e d’incoraggiamento. Sono consapevole della mia situazione ed accetto serenamente tutto ciò che il Signore dispone per me. Ho sempre amato la mia vocazione religiosa e la Congregazione. Ora offro il mio dolore per un aumento delle vocazioni e per la loro perseveranza. Le persone mi chiamavano sempre ‘la suora sorridente’, e desidero esserlo fino all’ultimo momento, quando lo Sposo mi chiamerà alle nozze eterne. Ringrazio il Signore per tutto ciò che ho goduto nella mia vita, ringrazio te e tutte le sorelle per tutte le cose buone che ho ricevuto”. Questa è una grande testimonianza della vita felice che sr M. Juliana ha vissuto.
La malattia e la morte di sr M. Juliana coincisero con la preparazione e la celebrazione del cinquantesimo anniversario di fondazione della Congregazione in India, che si festeggiò il 10 febbraio 2004. Anche se desiderava ardentemente guarire e riprendere il suo ministero, Dio aveva altri piani per lei. Come uno dei primi fiori della Provincia Indiana, accettò la volontà di Dio ed offrì le sue sofferenze per le intenzioni e la crescita della Provincia Indiana. Suor M. Juliana emise l’ultimo respiro il 7 febbraio 2004. Prima di chiudere gli occhi, ebbe la gioia di incontrare suor M. Dorotea Bruno e suor M. Teofana Montanari, le pioniere della missione indiana venute in India dall’Italia per le celebrazioni del giubileo d’oro. La madre anziana, ancora in vita, partecipò ai funerali di sr M. Juliana, con lo spirito di ‘Maria Santissima’, offrendo sua figlia, l’unica cosa che aveva sulla terra, al Padre Celeste.
Cara st M. Juliana, continua a sorridere su di noi dal cielo con i tuoi grandi occhi e ottieni le grazie di cui abbiamo bisogno mentre ci prepariamo a celebrare il giubileo del centenario della nostra Congregazione.