O Dio, nostro Padre,
concedi al popolo cristiano
di iniziare con questo digiuno
un cammino di vera conversione,
per affrontare vittoriosamente con le armi della penitenza
il combattimento contro lo spirito del male.
Con l’imposizione delle ceneri la Chiesa oggi inizia un percorso di conversione e di rinnovamento spirituale. Nella prima lettura il profeta Gioele c’invita a tornare a Dio “con tutto il cuore”, cioè con animo sinceramente pentito, per ottenere la sua misericordia. Perciò nel salmo 50 (il Miserere) domandiamo “uno spirito nuovo” per opporci al male con il bene, alla menzogna con la verità, all’odio con l’amore. Tale gesto di totale e radicale libertà è possibile per una forza che non risiede nel nostro cuore, ma si sprigiona dal cuore stesso di Dio. La conversione non è semplice decisione morale, ma scelta di fede: è adesione al Vangelo vivente che è Cristo. San Paolo esorta infatti i Corinti a non lasciarsi sfuggire l’occasione, a cogliere la riconciliazione che Gesù ha offerto attraverso la morte di croce. Percorriamo allora il cammino quaresimale con umiltà e perseveranza, come un’immersione più consapevole ed intensa nel mistero pasquale mediante l’ascolto della Parola e la partecipazione all’Eucaristia e alla vita di carità che dall’Eucaristia nasce e nella quale trova il suo compimento. Rinnoviamo il nostro impegno di seguire il Maestro, di consegnarci a Lui con fiducia, di rimanere in Lui per imparare da Lui l’amore vero. La ricompensa, afferma l’evangelista Matteo, sarà Dio stesso: quaggiù nel cammino della fede e al termine della vita nella pace dell’incontro definitivo con Lui.
Sr. M. Rosangela Bruzzone