Accoglienza speciale

PDDM Italia: Una grande iniziativa di solidarietà coinvolge la comunità di Centrale di Zugliano, che ospita, nella casa di preghiera, i medici impegnati nell’emergenza Covid e che svolgono il loro servizio nel vicino ospedale. Le sorelle così ci raccontano:

“La prima settimana di marzo quando la Regione Veneto aveva stabilito che l’ospedale Santorso dell’alto vicentino fosse dedicato ai malati di coronavirus e con l’appello per l’emergenza di nuovi medici e operatori sanitari, ci è giunta la richiesta se potevamo ospitare medici e infermieri bisognosi di un alloggio, per una facile reperibilità, e perché avessero un domicilio sicuro e vicino all’ospedale. Ci siamo così organizzate ad accogliere una decina di medici e operatori sanitari.

Appena abbiamo dato la conferma all’accoglienza il sindaco e le autorità civili hanno subito apprezzato il nostro gesto e ci hanno offerto la loro solidarietà nel sostenere questo lodevole servizio. In questo modo la casa è rimasta attiva ed aperta alla catena di persone del servizio: chi per la pulizia e sanificazione delle camere, chi per la fornitura dei pasti giornalieri.

Ormai, i nostri ospiti, appena giungono in casa Maggiorino, si ricreano. Preferiscono consumare in libertà il loro pasto, sempre individualmente in giardino o di fronte alla statua di Gesù Maestro. In questa emergenza una dottoressa di Genova, nostra ospite, la settimana scorsa ha perso la mamma e non ha potuto essere presente né raggiungere i familiari per l’ultimo saluto. Noi abbiamo fatto sentire a tutti la nostra vicinanza con gli auguri pasquali e la nostra preghiera.

Mentre partecipiamo anche noi così da vicino all’umana sofferenza del mondo intero, dobbiamo ringraziare il Signore che, in questa particolare circostanza di isolamento, ci ha concesso di celebrare l’Eucaristia ogni domenica con i nostri sacerdoti dell’Unità Pastorale. Don Mauro e don Daniele hanno scelto infatti, la nostra comunità per trasmettere in diretta streaming per tutti i parrocchiani, secondo le indicazioni del Vescovo, la Messa domenicale e le celebrazioni pasquali e questo è per noi un segno di predilezione divina e motivo di gioia e di grande consolazione.”