O Dio, che in questo giorno,
con la guida della stella,
hai rivelato alle genti il tuo Figlio unigenito,
conduci benigno anche noi,
che già ti abbiamo conosciuto per la fede,
a contemplare la bellezza della tua gloria.
La luce di Cristo, che nella grotta di Betlemme era come contenuta, oggi si manifesta alle genti. La nascita di Gesù era ancora un segreto per il mondo. Oggi assume una dimensione universale, secondo l’apostolo Paolo (“I pagani sono chiamati a partecipare alla stessa eredità”) e secondo il profeta Isaia (“Alza gli occhi e guarda: tutti costoro si sono radunati … vengono da lontano” e “Cammineranno i popoli alla tua luce, i re allo splendore del tuo sorgere … portando oro e incenso e proclamando le glorie del Signore“). I magi cercano non qualcosa, ma Qualcuno. Sanno che Dio non si trova nei libri e si mettono in cammino: è l’esperienza che fa scoprire la gioia dell’incontro, la bellezza dell’adorazione. A noi non basta contemplare il presepe il 25 dicembre: è Natale se impariamo a far spazio all’inquietudine, ad aver fame di stelle, sapendo di essere fatti per il Cielo. Il viaggio dei magi descrive il nostro cammino di fede nella Chiesa: la Parola c’illumina, i Sacramenti ci sostengono. Nei fatti concreti della vita, compresi alla luce della Scrittura, possiamo vedere la stella da seguire, con in cuore la nostalgia del Paradiso.
Sr. M. Rosangela Bruzzone