O Padre, che in questo giorno, per mezzo del tuo Figlio unigenito,
hai vinto la morte e ci hai aperto il passaggio alla vita eterna,
concedi a noi, che celebriamo la risurrezione del Signore,
di rinascere nella luce della vita,
rinnovati dal tuo Spirito.
Questa preghiera dice che la Pasqua è iniziativa della Trinità: il Padre consacra in Spirito il Figlio e lo risuscita. La missione di Cristo rivela la sua comunione con il Padre: anche noi possiamo entrare in questo dinamismo d’amore, se cerchiamo “le cose di lassù”. L’evento pasquale, avvenuto una volta per sempre, diventa per noi “oggi” per opera della Spirito Santo.
Oggi è il giorno “fatto dal Signore”: il primo giorno della settimana, l’inizio dei giorni, un giorno che non avrà mai fine perché ormai Cristo vive per sempre. È un tempo che ci viene donato, che non costruiamo noi, che non siamo chiamati a programmare o a rincorrere con affanno, ma semplicemente ad accogliere con gioia nella sua perenne novità. Oggi è alba di pietre rimosse, aurora di speranza, d’incontro con il Dio vivente. La sorpresa più grande è il nostro desiderio più profondo: rinascere nella luce della vita, aprirci, grazie al Battesimo, all’ebbrezza della libertà dei figli di Dio.
Gesù risorto ha sconfitto la morte: non la sopprime, ma la abita, la condivide con noi, fa di essa il tempo in cui la vita risorge. La Pasqua di questo 2024 non toglie le notti che l’umanità sta attraversando: le notti della guerra, della violenza insensata, del dolore innocente, dell’amore tradito, dell’abbandono e della solitudine. Però scardina le porte delle nostre paure, ci risveglia la fede, ci apre il passaggio alla vita eterna.
Sr. M. Rosangela Bruzzone