Dio fedele, che nutri il tuo popolo con amore di Padre,
ravviva in noi il desiderio di te,
fonte inesauribile di ogni bene:
fa’ che, sostenuti dal sacramento del Corpo e Sangue di Cristo,
compiamo il viaggio della nostra vita,
fino ad entrare nella gioia dei santi,
tuoi convitati alla mensa del regno.
Il sacramento del Corpo e del Sangue di Cristo, mistero istituito nell’ultima cena e commemorato il giovedì santo, oggi viene manifestato a tutti, con pubbliche solenni processioni. Perché l’Eucaristia è il tesoro della Chiesa. Gesù si dona “per la vita del mondo” in ogni tempo e in ogni luogo. Portandolo per le strade vogliamo immergere “il pane disceso dal cielo” nella quotidianità della vita, vogliamo che Gesù cammini dove camminiamo noi, e che ci sostenga nel viaggio verso la vera patria. Compiamo un percorso ideale dal deserto della nostra esistenza, come il popolo ebreo uscito dall’Egitto, chiamati a sperimentare la cura premurosa di Dio e ad essere “un solo corpo”, perché partecipi di “un unico pane”. Con l’Eucaristia è come se il movimento dell’incarnazione continuasse ogni giorno; la carne diventa pane di vita. L’Ostia è la manna con la quale il Signore ci nutre, c’immette nel vortice dell’Amore trinitario, ci rende tempio dello Spirito. Non si può assumerla come un semplice pezzo di pane; mangiarla è incontrare la persona viva di Cristo. “Tu non vedi, non comprendi, ma la fede ti conferma” canta san Tommaso d’Aquino nella sequenza. Gesù in noi e per noi: non possiamo vivere senza di Lui!
Sr. M. Rosangela Bruzzone