Buon pastore, vero pane, o Gesù, pietà di noi:
nùtrici e difendici, portaci ai beni eterni nella terra dei viventi.
(Sequenza)
Signore del cielo e della terra,
che ci raduni in festosa assemblea
per celebrare il sacramento pasquale
del Corpo e Sangue del tuo Figlio,
fa’ che nella partecipazione
all’unico pane e all’unico calice
impariamo a condividere con i fratelli
i beni della terra e quelli del cielo.
La solennità del SS. Corpo e Sangue di Cristo è strettamente collegata ai giorni della Pasqua, a partire dal Giovedì santo. Queste sono le feste eucaristiche per eccellenza. Lasciamoci guidare dal pensiero di Cirillo di Gerusalemme:
«noi partecipiamo, in qualche modo, al Corpo e al Sangue di Cristo. Perché sotto il segno del pane ci è donato il corpo e sotto il segno del vino ci è donato il sangue di Cristo, perché diventi un solo corpo e un solo sangue con il Cristo. Così diventiamo portatori di Cristo, perché il suo Corpo e il suo Sangue si diffondono nelle nostre membra». Infatti al sacerdote, al diacono o al ministro straordinario dell’eucaristia che ci offre il pane dicendo: «Il Corpo di Cristo», noi rispondiamo: «Amen!». E questo «Amen!» può riassumere tutta la nostra fede, tutto il nostro condividere i piani di Dio su di noi e sull’umanità.
Lasciamoci stupire dalla presenza del Signore dell’universo, Dio e Figlio di Dio, che ha scelto di essere presente in mezzo a noi in quel piccolo pezzo di pane! Al termine di questa solenne celebrazione Eucaristica, ci metteremo in cammino attraversando le strade della nostra città, del nostro paese: con noi c’è Gesù il Risorto, che ha detto: «Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo» (cf Mt 28,20). E a Gesù, vivente nell’eucarestia oggi diciamo: «Buon Pastore, vero Pane, o Gesù, pietà di noi; nutrici, difendici, portaci ai beni eterni, nella terra dei viventi!»
(Cirillo di Gerusalemme, Vescovo e dottore della Chiesa)