Padre misericordioso,
che fai sorgere il sole sui buoni e sui malvagi,
rendici capaci di perdonare chi ci fa del male,
affinché il nostro amore non conosca nemici,
e viviamo da figli e fratelli in Cristo Signore.
Questa Colletta è aperta dal nome divino di “Padre” seguito dal suo attributo più bello: “misericordioso”. Cioè capace di un amore ostinato che rimane fedele anche se non corrisposto, addirittura tradito. Dio “è benevolo verso gli ingrati e i malvagi” (Lc 6,35), “perdona tutte le colpe”, è “lento all’ira e grande nell’amore” (salmo 102). Gesù ci ha fatto conoscere il suo vero volto e noi siamo chiamati ad essere come Lui: quale il Padre, tali i figli. Le indicazioni del Vangelo sono di una chiarezza trasparente: “amate i vostri nemici; perdonate e sarete perdonati”. Il Maestro non ci concede sconti! Non per spingerci a prestazioni eroiche, visto che l’amore ai nemici è umanamente impossibile, ma per farci credere nell’iniziativa di Dio, che ci ama per primo e ci ricrea con il suo Spirito.
La fede cristiana porta a costruire comunità dal volto nuovo, in cui l’inimicizia, l’invidia, la competizione sono superate e trasformate dall’amore. Che non è il risultato di strategie opportuniste, ma il frutto di un discernimento nella preghiera, la quale libera il cuore dal rancore e dalla vendetta. Come non ricordare l’esempio del Crocifisso e del primo martire, Stefano, che chiedono il perdono per i loro uccisori?
Se siamo figli dell’unico Dio, siamo fratelli tra noi. Consapevoli che nel disegno provvidenziale del Padre anche il male può convertirsi in bene. Questa è oggi la bella notizia, il fondamento della nostra speranza, la forza che salverà il mondo.
Sr. M. Rosangela Bruzzone
Siate misericordiosi
Padre misericordioso,
che fai sorgere il sole sui buoni e sui malvagi,
rendici capaci di perdonare chi ci fa del male,
affinché il nostro amore non conosca nemici,
e viviamo da figli e fratelli in Cristo Signore.
Questa Colletta è aperta dal nome divino di “Padre” seguito dal suo attributo più bello: “misericordioso”. Cioè capace di un amore ostinato che rimane fedele anche se non corrisposto, addirittura tradito. Dio “è benevolo verso gli ingrati e i malvagi” (Lc 6,35), “perdona tutte le colpe”, è “lento all’ira e grande nell’amore” (salmo 102). Gesù ci ha fatto conoscere il suo vero volto e noi siamo chiamati ad essere come Lui: quale il Padre, tali i figli. Le indicazioni del Vangelo sono di una chiarezza trasparente: “amate i vostri nemici; perdonate e sarete perdonati”. Il Maestro non ci concede sconti! Non per spingerci a prestazioni eroiche, visto che l’amore ai nemici è umanamente impossibile, ma per farci credere nell’iniziativa di Dio, che ci ama per primo e ci ricrea con il suo Spirito.
La fede cristiana porta a costruire comunità dal volto nuovo, in cui l’inimicizia, l’invidia, la competizione sono superate e trasformate dall’amore. Che non è il risultato di strategie opportuniste, ma il frutto di un discernimento nella preghiera, la quale libera il cuore dal rancore e dalla vendetta. Come non ricordare l’esempio del Crocifisso e del primo martire, Stefano, che chiedono il perdono per i loro uccisori?
Se siamo figli dell’unico Dio, siamo fratelli tra noi. Consapevoli che nel disegno provvidenziale del Padre anche il male può convertirsi in bene. Questa è oggi la bella notizia, il fondamento della nostra speranza, la forza che salverà il mondo.
Sr. M. Rosangela Bruzzone