Lo splendore della tua gloria
illumini, o Signore, i nostri cuori,
perché possiamo attraversare le tenebre di questo mondo
e giungere alla patria della luce senza fine.
Il mondo è immerso nelle tenebre del male: perciò la Chiesa ci offre la festa della luce. Cristo creduto, pregato, amato: è Lui la luce delle genti. Le tenebre prodotte dal peccato si ricompongono continuamente, come banchi di nebbia! Bisogna che la luce continui a penetrarle e a vincerle.
Che mistero questi saggi che partono dall’Oriente per seguire una stella! Non erano tre (anche se tre sono i loro doni), non erano re (bensì uomini di scienza, che conoscevano le costellazioni e i passaggi dei pianeti). Uomini di desiderio che affrontano un lungo viaggio, cercano, sperano. I primi pellegrini di questo Giubileo della speranza. Aperti al mistero, capaci di scorgere i segni, inginocchiarsi, adorare.
La manifestazione della gloria di Dio in Gesù è volta a suscitare occhi di fede per vederlo e cuori per accoglierlo. Ecco perché l’Epifania porta a compimento il Natale come risposta dell’umanità all’incarnazione del Verbo. Il 25 dicembre ricorda l’avvenimento in se stesso, storicamente celebrato; il 6 gennaio dice il sì di tutti i popoli all’incontro con Cristo nato a Betlemme. È la festa della fede!
Nella benedizione solenne ci viene detto: “Come i santi Magi guidati dalla stella, al termine del vostro pellegrinaggio terreno possiate trovare, con immensa gioia, Cristo Signore, Luce da Luce”.
Sr. M. Rosangela Bruzzone
Pellegrini di speranza
Lo splendore della tua gloria
illumini, o Signore, i nostri cuori,
perché possiamo attraversare le tenebre di questo mondo
e giungere alla patria della luce senza fine.
Il mondo è immerso nelle tenebre del male: perciò la Chiesa ci offre la festa della luce. Cristo creduto, pregato, amato: è Lui la luce delle genti. Le tenebre prodotte dal peccato si ricompongono continuamente, come banchi di nebbia! Bisogna che la luce continui a penetrarle e a vincerle.
Che mistero questi saggi che partono dall’Oriente per seguire una stella! Non erano tre (anche se tre sono i loro doni), non erano re (bensì uomini di scienza, che conoscevano le costellazioni e i passaggi dei pianeti). Uomini di desiderio che affrontano un lungo viaggio, cercano, sperano. I primi pellegrini di questo Giubileo della speranza. Aperti al mistero, capaci di scorgere i segni, inginocchiarsi, adorare.
La manifestazione della gloria di Dio in Gesù è volta a suscitare occhi di fede per vederlo e cuori per accoglierlo. Ecco perché l’Epifania porta a compimento il Natale come risposta dell’umanità all’incarnazione del Verbo. Il 25 dicembre ricorda l’avvenimento in se stesso, storicamente celebrato; il 6 gennaio dice il sì di tutti i popoli all’incontro con Cristo nato a Betlemme. È la festa della fede!
Nella benedizione solenne ci viene detto: “Come i santi Magi guidati dalla stella, al termine del vostro pellegrinaggio terreno possiate trovare, con immensa gioia, Cristo Signore, Luce da Luce”.
Sr. M. Rosangela Bruzzone