Sr. M. Modesta Grotto
Era una sorella appartenente alle pioniere in Brasile che si è sempre distinta per la sua gioia ed il suo ardore apostolico. Era la nota felice del gruppo e contagiava le giovani in formazione, sia nella dimensione orante che in quella apostolica e ricreativa, le sue risate erano contagiose e si udivano da lontano. Il suo spirito pieno di ardore, sapeva irradiarlo nella preghiera come nell’apostolato, nelle faccende domestiche, ovunque…
Santina Grotto nasce a Piovene Rocchette un paese in provincia di Vicenza, il 28 giugno 1924.
La Congregazione riceve il dono di questa giovane, matura e già con esperienza di vita, il 15 giugno 1946. Santina, date le complesse vicende storiche istituzionali, inizierà il suo noviziato il 24 marzo 1948, per poi emettere la professione religiosa il 25 marzo 1949 ad Alba (CN) e i voti perpetui, sempre ad Alba, il 25 marzo 1954. Trascorre due anni in Portogallo dove inizia a familiarizzarsi con la lingua portoghese, ciò che le sarà di grande aiuto per la nuova e più prolungata missione; infatti, subito dopo il suo rientro in Italia, riceve il dono di essere parte di quel gruppo di pioniere che hanno dato vita alla presenza delle Pie Discepole nel grande Brasile.
Erano partite con una speciale benedizione del Fondatore, don Giacomo Alberione e, dopo un lungo viaggio in nave giunsero a São Paulo il 26 luglio 1956, per dare inizio a questa nuova missione, erano in sette: Sr. M. Salvatoris Rosa, Sr. M. Modesta Grotto, Sr. M. Venerina Vaccarisi, Sr. M. Giancarla Barale, Sr. M. Pasquina Romano, Sr. M. Fabiana Lucido, quando raggiunsero la grande terra brasiliana incontrarono Sr. M. Paolina de Luca che le aveva precedute per visitare la sua famiglia lì residente. La prima abitazione delle giovani sorelle è stata una casa in affitto nella zona di Villa Mariana, a São Paulo, dove il Signore le benedisse con vocazioni che iniziarono lì il loro cammino formativo. Si sentì presto la necessità di ampliare lo spazio abitativo e di attività apostolica, così nel 1961, si trasferirono nella zona di Raposo Tavares, luogo in cui risiedeva tutta la Famiglia Paolina.
Non appena arrivò in Brasile, Suor Modesta si dedicò all’apostolato sacerdotale nel Seminario Paolino per un tempo non molto lungo, perché ben presto iniziò i suoi viaggi apostolici e vocazionali.
Quando arrivava in città sconosciute, non tardava a conquistare la simpatia dei parroci e delle famiglie, allo stesso tempo approfittava per invitare le persone ad unirsi a pregare per sostenere l’Adorazione perpetua delle Pie Discepole, chiedendo collaborazione per le vocazioni. Pian piano questa sorella iniziò ad avere i primi benefattori che furono preziosi per la costruzione della casa a Rapodo Tavares, le sorelle ricordano ancora le sue avventure, le sue risate ed il suo zelo.
Sr. Modesta è stata la missionaria che è rimasta in un tempo più prolungato in Brasile, lei che per prima vide il seme lanciato nel terreno e che ebbe anche la possibilità di poterne contemplarne i frutti.
Sono testimone e mi sento privilegiata, – dice sr. M. Elci Zerma pddm – che le prime Pie Discepole ad aver conosciuto, siano state sr. M. Modesta e sr. M. Bruna Ricci, furono loro a motivarmi ad entrare in Congregazione e tutto fu condotto dal volere divino che le guidò, in quanto ancora oggi non comprendo come furono orientate a Curitibanos/SC, il luogo dove abitavo.
Un pomeriggio, mentre andavo al mercato, le vidi per strada, camminavano rapidamente in una direzione differente alla mia! Sentì il desiderio di conversare con loro in quanto avevo capito che non erano sorelle del Collegio nel quale studiavo e con cui facevo il mio discernimento vocazionale, ma, non fu possibile, ancora non era l’ora giusta. Con grande sorpresa il mattino seguente, le due sorelle bussarono alla porta della mia casa chiedendo: “Qui c’è una ragazza che desidera essere suora? Siamo state informate da un frate che ci ha direzionate qui”; aprii subito la porta e le invitai ad entrare rispondendo: “La giovane che cercate sono io!”. Suor Modesta non perse tempo nel donarmi i suoi sorrisi, tirò fuori dalla borsa una rivista dal titolo “Vieni e vedi” nel quale era illustrata la Missione delle Suore Pie Discepole del Divin Maestro, scritta in italiano. Le foto della Rivista chiamarono la mia attenzione e, pur senza comprendere la lingua mi sentii attratta per la missione che loro provarono a spiegarmi in un portoghese da principiante ancora ben mischiato con parole italiane. A partire da questo incontro inaspettato, non ebbi dubbi sul fatto che ero chiamata ad essere una Pia Discepola del Divin Maestro.
Dopo aver programmato il mio ingresso in Congregazione, Sr. Modesta, era così felice che dandomi due schiaffetti sulla guancia disse: “Coraggio, sii forte, non desistere, Gesù ti aspetta!”.
Questo appello pieno di ardore non è mai venuto meno nella mia memoria e lo conservo come un grande stimolo capace di darmi forza nel mio cammino formativo nella Vita Consacrata.
Sr. M. Modesta rientrò in Italia nel 1979 e, dopo un breve periodo nella Casa di Preghiera a Centrale di Zugliano (VI), le venne proposto il servizio di ausiliaria nell’Ospedale Regina Apostolorum di Albano, nel reparto dedicato ai Sacerdoti. Oltre alla sua scrupolosa cura legata alla pulizia, il suo lavoro era arricchito da una preghiera costante e ciò che la rendeva capace di una testimonianza gioiosa e contagiosa anche per i presbiteri. Nel 1988 ritornò a Centrale di Zugliano dove offrì la sua collaborazione in mansioni varie, mettendo in gioco sempre la sua creatività ed industriosità. Nel 2006, vari problemi di salute richiesero il suo passaggio in una comunità per sorelle anziane, venendo così trasferita a Cinisello Balsamo (MI) e successivamente a Sanfrè (CN). Affetta da anni da molte patologie che, aggravandosi sempre più la portarono al decesso, spegnendosi il 23 gennaio 2017 circondata dall’amorevole cura delle sorelle.
In questo Centenario, ci uniamo con tutte le sorelle del passato e del presente in Brasile per ringraziare e glorificare Gesù Maestro per Suor Modesta e per le prime Discepole che hanno posto le radici nel fondare e nel trasmettere il Carisma che ci è stato affidato dal Beato Giacomo Alberione.