O Dio, che in questo giorno santo
raduni la tua Chiesa pellegrina nel mondo,
donaci di riconoscere il Cristo crocifisso e risorto
che apre il nostro cuore all’intelligenza delle Scritture
e si rivela a noi nello spezzare il pane.
L’incontro con il Risorto non è scontato. Domenica scorsa abbiamo visto l’incredulità di Tommaso, oggi entriamo nella delusione di due discepoli. La pagina di Luca, una delle più belle del NT, ci porta sulla strada da Gerusalemme ad Emmaus: metafora della nostra vita. I due viandanti vedono Gesù senza riconoscerlo. Cammina con loro, ma essi hanno dimenticato i suoi insegnamenti, che cioè doveva patire. Speravano … Ora non sperano più. Cristo vivo trova morti i loro cuori. Li accende spiegando loro le Scritture. Ed essi lo invitano a casa: “Resta con noi, Signore, perché si fa sera”. Lo riconoscono all’atto familiare dello spezzare del pane e tornano di corsa alla città santa. Gesù scompare, ma ricompare la comunità. È un itinerario di conversione anche per noi: uno sguardo di fede sul passato, il coraggio di riconoscere gli errori, l’umiltà di cambiare percorso. I luoghi dove incrociare Gesù sono la Parola, l’Eucaristia, la comunità.
Come testimonia Pietro, che nella predica esposta in Atti annuncia: Cristo è risuscitato ed ha effuso lo Spirito. E al termine della sua vita a Roma scrive ai cristiani per eccitarli allo stupore: Cristo ci ha riscattati a prezzo del suo sangue! Ci indica il sentiero della vita: “gioia piena nella sua presenza, dolcezza senza fine alla sua destra” (salmo 15).
Sr. M. Rosangela Bruzzone