O Dio, che nel Vangelo del tuo Figlio
hai rivelato la perfezione dell’amore,
apri i nostri cuori all’azione del tuo Spirito,
perché siano spezzate le catene della violenza e dell’odio
e il male sia vinto dal bene.
Oggi Gesù racconta l’agire del Padre, che ama non solo il Figlio, non solo il popolo eletto, ma tutti! E noi, suoi figli, siamo chiamati ad amare allo stesso modo: non per i nostri sforzi, ma grazie alla potenza dello Spirito ricevuto nel Battesimo. Dalla santità di Dio discende il comando di amare il prossimo. Dalla sua perfezione il comando di amare i nemici. Già la legge del taglione, “occhio per occhio, dente per dente”, serviva ad arginare una violenza indiscriminata. Gesù la supera proponendo la non violenza, che non è sottomissione passiva, ma coraggiosa presa di posizione: disinnesca la spirale della vendetta e risponde al male moltiplicando il bene. L’ascolto quotidiano della Parola scava in noi la capacità di amare così e ci guida alla silenziosa accettazione della fragilità dei nostri fratelli e sorelle in umanità. Anche san Paolo ricorda ai Corinti che sono tempio di Dio: la loro vera grandezza è l’essere figli del Padre, la loro dignità è l’essere abitati dallo Spirito. L’amore ai nemici è l’apice dell’etica cristiana: ci si arriva con la preghiera, che fa vedere coloro che ci hanno offeso con gli occhi di Dio, il quale fa sorgere il sole sui cattivi e sui buoni. E il sole non si merita: si accoglie.
Sr. M. Rosangela Bruzzone