«Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme»
(Lc 9, 51)
O Padre,
che in Gesù maestro indichi la via della croce
come sentiero di vita,
fa’ che, mossi dal suo Spirito,
lo seguiamo con libertà e fermezza,
senza nulla anteporre all’amore per lui.
Per l’evangelista Luca, Gesù è sempre in cammino. Tutto il suo vangelo è immaginato come un unico viaggio che da Nazareth arriva a Gerusalemme, dove sarebbe stato elevato in alto. Il viaggio verso Gerusalemme si apre con un rifiuto. Un villaggio samaritano non vuole accogliere Gesù. I Samaritani ostacolano il viaggio di Gesù verso Gerusalemme, voluto da Dio. Il «viaggio» continua poi con tre piccoli episodi sul tema del «seguire Gesù». I tre detti mettono in luce tutta la serietà della vocazione ad essere discepoli di Gesù.
Gesù si incammina decisamente verso Gerusalemme e, strada facendo, annuncia a chi lo segue la logica del Regno di Dio. A quanti lo vogliono seguire, Gesù indica la strada della sobrietà e del ser-vizio, la cura degli ultimi e la dignità per tutti di un pane onesto e condiviso. A non riporre le pro-prie attese nelle ricchezze e nelle garanzie del potere e a seguire Lui, il Maestro.
La ferma decisione di Gesù di mettersi in cammino verso Gerusalemme è una scelta libera. Ma anche la necessità di portare a compimento il progetto del Padre. È Gesù che decide, sente il biso-gno di “tagliar via” (significato del verbo decidere) di fare una scelta irreversibile, “tagliare” ogni possibilità di “tornare indietro”. Non si tratta semplicemente di andare dietro di Lui quanto di en-trare in Lui per guardare il mondo e la storia dal suo punto di vista e amarlo dal Suo cuore.
Sr. M. Lidia Natsuko Awoki, pddm