«Guidato dallo Spirito nel deserto»
(Lc 4,1)
Signore misericordioso,
che sempre ascolti la preghiera del tuo popolo,
tendi verso di noi la tua mano,
perché, nutriti con il pane della Parola e fortificati dallo Spirito,
vinciamo le seduzioni del maligno
Siamo entrati nel nuovo tempo liturgico: la quaresima. In questa 1a domenica siamo invitati a rimanere in silenzio, senza essere distratti dai rumori del mondo, a lasciarci condurre, come il Maestro, nel deserto del nostro cuore, nella solitudine del nostro esistere quotidiano, per meglio meditare e gustare la parola di Dio.
L’evangelista Luca narra che Gesù fu “guidato nel deserto”. Il deserto è una grazia che ci viene offerta dallo Spirito perché possiamo comprendere meglio la volontà di Dio su di noi. è ciò che conta per la nostra crescita spirituale e umana, è un luogo dove esprimere meglio i gesti d’amore verso i fratelli e sorelle e testimoniare agli altri la vita in Cristo.
Nel deserto si vive a faccia a faccia con se stessi. È la terra della grande solitudine. L’essenza del deserto è assenza di uomini/donne, digiuni di incontri, astinenza di presenze.
Il deserto luogo della voce di Dio: Dio non grida, ha una voce che non chiede orecchio fine, ma un cuore, perché è al cuore che vuole rivolgersi. Come il seme cresce nel silenzio del suolo, così la parola di Dio si pianta e inizia a maturare nel silenzio del nostro cuore. Il profeta Isaia ci dice che “il deserto diventerà un giardino” quindi anche nostre aridità possono trasformarsi. Lo Spirito dà vita e ci rende “giardini in fiore”, se lo sappiamo accogliere.
Sr. M. Lidia Natsuko Awoki, pddm