«Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».
(Lc 4, 21)
O Dio, che in questo giorno a te consacrato
convochi la Chiesa santa alla tua presenza
perché il tuo Figlio annunci ancora il suo Vangelo,
fa’ che teniamo i nostri occhi fissi su di lui,
e oggi si compirà in noi la parola di salvezza.
Gesù cominciò a dire nella sinagoga: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». Oggi è il luogo della realizzazione, è il tempo della promessa che si realizza. Il luogo fisico del compimento sono gli orecchi, organi addetti all’ascolto: è l’ascolto che ci riscatta Oggi dai nostri ripiegamenti e ci abilita ad abitare con gioia e responsabilità. Questa è la missione di Cristo sulla terra e noi, “oggi” siamo chiamati a camminare sui suoi passi. Nella sinagoga di Nazaret è l’umanità, di tutti i tempi, che si rialza e riprende il suo cammino verso il cuore della vita, il cui nome è gioia, libertà e pienezza. E viene dichiarato “l’oggi” delle promesse di Dio: consolazione per il dolore dell’uomo, libertà per tutti, la grazia, cioè il perdono, la possibilità per ognuno di ricominciare la vita con nuova speranza. Il tempo della grazia è sorto per i poveri, per i prigionieri e per gli oppressi. Il grande dono portato da Gesù è la libertà: libertà dalla cecità fisica e spirituale, libertà dalla miseria e dalla schiavitù, libertà dal peccato. “Grazia” vuol dire amore gratuito: è uno spazio che si dilata nella storia, una fonte di purificazione da ogni male.
Tutto il vangelo è un ascolto della parola di Gesù che ci rende contemporanei a Lui: nell’obbedienza della fede, accettiamo in lui l’oggi di Dio che ci salva. Gesù è il centro della storia, la più grande delle grandi opere di Dio.
Sr. M. Lidia Natsuko Awoki, pddm