«Alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina»
(Lc 21,28)
Padre santo, che mantieni nei secoli le tue promesse,
rialza il capo dell’umanità oppressa dal male
e apri i nostri cuori alla speranza,
perché attendiamo vigilanti
la venuta gloriosa di Cristo, giudice e salvatore.
All’inizio dell’Avvento siamo chiamati a orientare il nostro cuore, ogni giorno, all’attesa di Gesù alla fine del tempo. Gesù ci invita con forza: «Alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina». È necessario dare tempo, pensare e meditare per «levare il capo» verso Colui che si fa vicino, per incontrare lo sguardo di Dio che è Padre-Madre, e poi abbassare gli occhi verso la realtà di ogni uomo e donna colpita dal dolore, dalla sofferenza, dalla indifferenza. Il male non trionferà per sempre, c’è una fine al dolore. Siamo chiamati a diventare donne e uomini di speranza, collaborando alla venuta di questo Regno fatto di luce.
«State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita»: Dio sta venendo a realizzare qualcosa di nuovo, a instaurare un Regno di pace, di giustizia, a portare libertà e consolazione.
Il dono dell’Avvento è formarsi ad un cuore leggero, un cuore capace di scrutare la speranza fatta di piccoli germogli che crescono giorno dopo giorno nella fiducia filiale.
Sr. M. Lidia Natsuko Awoki, pddm