«Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose,
sappiate che egli è vicino, è alle porte. »
(Mc 13, 29)
O Dio, che farai risplendere i giusti come stelle nel cielo,
accresci in noi la fede, ravviva la speranza
e rendici operosi nella carità,
mentre attendiamo
la gloriosa manifestazione del tuo Figlio.
Al termine dell’Anno liturgico il tono apocalittico dei testi della Liturgia della Parola ci richiama all’importanza delle ultime cose, quelle con cui dovremo confrontarci inevitabilmente e quelle che davvero sono le uniche cose che restano, col passare inesorabile del tempo. E mentre si parla di segni grandiosi nel cielo, con lo sconvolgimento degli astri: il sole, la luna, le stelle, ecc…, sulla bocca di Gesù, secondo il Vangelo di Marco (Mc 13,24-32) spunta un germoglio verde e tenero. Questo germoglio, appena spuntato, è un messaggio chiaro e carico di speranza per chi sa leggere i dettagli della vita, seppur negli sconvolgimenti cosmici: Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli, il Figlio dell’uomo, il Salvatore e redentore, è vicino, è alle porte! Quasi a rincuorare: “Non sia sconvolto il vostro cuore: abbiate fede in me. Perché io sono con voi, tutti i giorni, fino alla fine!”.
Sr. M. Micaela Monetti, pddm