“Dio non è dei morti, ma dei viventi”
O Dio dei viventi,
che fai risorgere coloro che si addormentano in te,
concedi che la parola della nuova alleanza,
seminata nei nostri cuori,
germogli e porti frutti di opere buone per la vita eterna.
Nel brano del vangelo Gesù ci presenta la risurrezione dei morti come frutto dell’Alleanza di Dio con l’umanità. Gesù dopo il suo ingresso messianico a Gerusalemme si reca al tempio. Un gruppo di sadducei avvicinano a Lui. I saducei, sono coloro che non credono nella resurrezione e pensano che l’orizzonte della vita umana sia solo il momento presente, senza una visione che veda oltre la vita, oltre la concretezza umana. Tutto si risolve qui e ora, in tutto quello che si accumula e possiede.
Credere nella risurrezione è «credere all’amore», l’amore vissuto da Gesù, l’amore che porterà noi tutti a risorgere con Lui per la vita eterna. Nel Battesimo siamo immersi nella sua intimità, partecipi della sua vita: Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per Lui.
La resurrezione è l’assoluta novità del cristianesimo, è la rivelazione sconvolgente di Dio in Gesù. La risurrezione è Vita. Vita per sempre. Vita totale. La vita è sacramento di infinita bellezza, perché esiste una Vita che è compimento. In questo senso, la resurrezione ci restituisce tutta la bellezza! È nel disegno di Dio “ricondurre al Cristo, tutte le cose, quelle nei cieli e quelle sulla terra”, come riferisce San Paolo scrivendo agli Efesini (1,10).
Sr. M. Lidia Natsuko Awoki, pddm