O Padre, che nel tuo Figlio venuto in mezzo a noi
hai dato compimento alle promesse dell’antica alleanza,
donaci la grazia di una continua conversione,
per accogliere, in un mondo che passa,
il Vangelo della vita che non tramonta.
Oggi, domenica della Parola, il Vangelo ci mostra la forza travolgente della voce e dello sguardo di Cristo che chiama i suoi primi discepoli sul mare di Galilea. Anche a noi chiede di legarci indissolubilmente alla sua persona: “Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino: convertitevi e credete nel Vangelo”. La bella notizia è questa: il tempo dell’attesa cede il passo al tempo del compimento, offrendo a tutti la possibilità di conversione e di salvezza. Il Signore sa che, se vogliamo, possiamo cambiare il nostro modo di pensare, di agire, di relazionarci con gli altri. Possiamo porre la nostra stabilità nel Vangelo, aggrapparci alla Parola di Dio e a nient’altro.
L’antica alleanza fra Dio e il suo popolo purtroppo non aveva dato frutti: ora basta solo accoglierla con gioia cambiando mentalità. Convertirsi è ricredersi, credere diversamente, aprirsi alle sorprese di Dio, che ci fanno sempre ricominciare, sognare, sperare, rimetterci continuamente in cammino.
Gesù qualifica il nostro tempo, lo colma di senso e di bellezza. San Paolo ricorda ai Corinti che “il tempo si è fatto breve”: siamo quasi arrivati in porto, le vele vanno ammainate. Questo mondo “passa” come un fondale di teatro usato solo per il tempo necessario alla rappresentazione. Le realtà terrene sono relative, se il nostro cuore aspira alla Vita che non tramonta.
Sr. M. Rosangela Bruzzone