La fede e il servizio
O Dio, che soccorri prontamente i tuoi figli
e non tolleri l’oppressione e la violenza,
rinvigorisci la nostra fede,
affinché non ci stanchiamo di operare in questo mondo,
nella certezza che la nostra ricompensa
è la gioia di essere tuoi servi.
I discepoli hanno chiesto a Gesù: “Accresci la nostra fede!” Accrescere, aumentare. La fede, rispon-de Gesù, non è una quantità. La fede è pienezza di vita. La fede è fidarsi di Dio. Fede è credere nel progetto del Signore, nel suo comandamento dell’amore. Il Vangelo conclude: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”. Questo brano parla del fare ciò che Dio ci dà da fare: questo è la fede. Si tratta di compiere il nostro servizio, e, in quello essere contenti e vivere la fede. “Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite, siamo servi inutili”. Cosa vuol dire il Signore Gesù parlando di servi inutili? Siamo servi che non cerchiamo un proprio utile, per questo inutili. E infatti dicono: “Siamo servi che non devono esser pagati perché abbiamo fatto quanto dovevamo fare”.
La vera ricompensa è proprio il servizio. Il servizio che Dio ci dà da fare. È quella la nostra gioia, il no-stro tesoro. Lavorare nella vigna del Signore. Vivere servendo Dio è un dono. Non è un risultato quello che dobbiamo ottenere, ma entrare in una logica di servizio. Il servizio che siamo chiamati a fare ci porta a capire una cosa: ogni mattina la fede è nuova, ci sostiene, ci incoraggia, ci infiamma a una nuova vita, ravviva la speranza. Chi aderisce al progetto di Regno di Dio, di mondo nuovo, di umanità nuova, lo fa servendo il progetto, dove l’unico padrone è Dio Padre e noi siamo tutti fratelli e sorelle, al servizio gli uni degli altri e del Regno di Dio. Regno di chi crede che l’amore è più forte di ogni cosa.
Sr. M. Lidia Natsuko Awoki, pddm