«Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna
e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio»
(Gv 6, 69)
O Dio, nostra salvezza,
che in Cristo, tua parola eterna,
riveli la pienezza del tuo amore,
guidaci con la luce dello Spirito,
perché nessuna parola umana ci allontani da te,
unica fonte di verità e di vita.
Al profeta Ezechiele Dio consegna un libro da mangiare, dolcissimo alla bocca e al palato. Dio gli dice: «Mangia questo rotolo. Poi va’ e parla al popolo. […] Mangiai: era dolce come il miele» (Ez 3,1-3). Il profeta obbedisce e il testo aggiunge che, nonostante il contenuto terribile del rotolo, gli sembrò “dolce come il miele” (3,3).
Eppure oggi il Vangelo ci ricorda che la Parola di Gesù per molti dei discepoli che lo seguivano e lo ascoltavano risulta “dura”, impossibile da comprendere, da essere accolta. Gesù conoscendo nel profondo i loro e i nostri pensieri, le nostre paure e le nostre resistenze alla sua azione di grazia, ci sfida con la domanda definitiva: «Volete andarvene anche voi?». Siamo invitati così a discernere tra le parole di ogni giorno quelle che ci nutrono, ci guariscono e ci danno vita perché nessuna parola umana ci allontani da Lui, unica fonte di verità e di gioia. Così saremo trovati tra quelli che con Simon Pietro professano la loro fede: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio» (cfr Gv 6,60-69).
Sr. M. Micaela Monetti, pddm