“Entrate per la porta stretta”
(Lc 13,24)
Colletta
O Padre, che inviti tutti gli uomini
al banchetto pasquale della vita nuova,
concedi a noi di crescere nel tuo amore
passando per la porta stretta della croce,
perché, uniti al sacrificio del tuo Figlio,
gustiamo il frutto della libertà vera.
Gesù è in cammino verso la città dove muoiono i profeti. Lungo la strada, un tale gli pone una domanda circa la salvezza. E Gesù risponde con l’immagine della «porta stretta». Un aggettivo che ci inquieta, perché «stretta» evoca per noi fatiche e difficoltà. La porta è un’apertura che permette il passaggio, e allo stesso tempo difende e tutela chi abita nella casa. Il testo non dice a che ora, solo “quando”, può essere la mattina, nel pomeriggio, o la sera tardi. La nostra vita è piena di “quando”, cioè da svolte importanti, da cambiamenti e sconvolgimenti. Questi “quando” sono dei passaggi, delle Pasque che ci chiedono di liberarci di tante cose e situazioni inutili, di aprirci all’essenziale, al cuore di noi stessi e al cuore di Dio.
La porta è stretta per tutti, ma tutti coloro che hanno il coraggio di attraversarla, godranno della grande festa, di tutto il mondo, del dono della felicità, per una vita in pienezza! Ed è una grande casa che accoglie, dove ci si può accomodare e gioire tutti insieme. E celebrare il banchetto pasquale della vita nuova.
Sr. M. Lidia Awoki, pddm