Signore misericordioso,
che sempre ascolti la preghiera del tuo popolo,
tendi verso di noi la tua mano,
perché, nutriti con il pane della Parola
e fortificati dallo Spirito,
vinciamo le seduzioni del maligno.
Quaresima: tempo di ascolto della Parola! Le letture di questa prima domenica risuonano di citazioni bibliche. La Colletta esordisce con la convinzione che il Signore non lascia deluso chi cerca il suo aiuto. È l’esperienza degli ebrei liberati dalla schiavitù egiziana: “Gridammo al Dio dei nostri padri e il Signore ascoltò la nostra voce” (Dt 26,7). È la fiducia espressa nel salmo: “M’invocherà ed io gli darò risposta” (90,15). È l’affermazione di Paolo: “Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato” (Rm 10,13). A un Dio così misericordioso chiediamo di “tendere verso di noi la sua mano”: mano che accompagna il passo, protegge, benedice, indica la meta… Egli interviene “con il pane della Parola”, nutrimento necessario per non venire meno lungo la via, e “con la forza dello Spirito” per “vincere le continue seduzioni del maligno”.
Nel Vangelo odierno (Lc 4,1-13) Cristo accetta una lotta corpo a corpo con il diavolo, che seduce con la brama del piacere, l‘ebbrezza del possesso, il fascino del potere. Di fronte al “divisore” Gesù rimane Figlio perché non si lascia portar via la Parola dal cuore. Alla triplice tentazione risponde citando la Scrittura: “sta scritto”, “è stato detto”. Nel Battesimo al Giordano è manifestato come Figlio amato, nel deserto sceglie di essere Figlio obbediente e vince avvalendosi della Parola. Sulla croce, al culmine della tentazione, ricorrerà all’abbandono fiducioso nelle mani del Padre. E noi? La fede, provata come l’oro nel fuoco del crogiolo, renda sempre più chiara la nostra identità più profonda: figli nel Figlio.
Sr. M. Rosangela Bruzzone
Resta con noi nella prova
Signore misericordioso,
che sempre ascolti la preghiera del tuo popolo,
tendi verso di noi la tua mano,
perché, nutriti con il pane della Parola
e fortificati dallo Spirito,
vinciamo le seduzioni del maligno.
Quaresima: tempo di ascolto della Parola! Le letture di questa prima domenica risuonano di citazioni bibliche. La Colletta esordisce con la convinzione che il Signore non lascia deluso chi cerca il suo aiuto. È l’esperienza degli ebrei liberati dalla schiavitù egiziana: “Gridammo al Dio dei nostri padri e il Signore ascoltò la nostra voce” (Dt 26,7). È la fiducia espressa nel salmo: “M’invocherà ed io gli darò risposta” (90,15). È l’affermazione di Paolo: “Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato” (Rm 10,13). A un Dio così misericordioso chiediamo di “tendere verso di noi la sua mano”: mano che accompagna il passo, protegge, benedice, indica la meta… Egli interviene “con il pane della Parola”, nutrimento necessario per non venire meno lungo la via, e “con la forza dello Spirito” per “vincere le continue seduzioni del maligno”.
Nel Vangelo odierno (Lc 4,1-13) Cristo accetta una lotta corpo a corpo con il diavolo, che seduce con la brama del piacere, l‘ebbrezza del possesso, il fascino del potere. Di fronte al “divisore” Gesù rimane Figlio perché non si lascia portar via la Parola dal cuore. Alla triplice tentazione risponde citando la Scrittura: “sta scritto”, “è stato detto”. Nel Battesimo al Giordano è manifestato come Figlio amato, nel deserto sceglie di essere Figlio obbediente e vince avvalendosi della Parola. Sulla croce, al culmine della tentazione, ricorrerà all’abbandono fiducioso nelle mani del Padre. E noi? La fede, provata come l’oro nel fuoco del crogiolo, renda sempre più chiara la nostra identità più profonda: figli nel Figlio.
Sr. M. Rosangela Bruzzone